
Ingresso dei partigiani
a Piacenza, Corso
Vittorio Emanuele
NOTE
(1) Altre "Bande autonome" (tale è la denominazione usata dalle CRRQP), che
passarono nella VI zona, o nell'Oltrepò pavese, o si sciolsero, sono: le "Bande
del Brallo" (da cui si staccò la "Capannette di Pei"), la "Banda del Greco"
(Andrea Spannoiannis), la "Banda di Terulla", la banda "Nando Della Giovanna", e
altre nella zona Pianello-Ziano-Pecorara (tra cui quella di "Cappelleggio" con
Gino Bongiorni, che in seguito si aggregò prima alla banda "Piccoli", poi alla
5a brigata
(2) La grafia esatta, in piacentino, sarebbe "al Siines", dal nome della cascina
omonima, da cui la località topografica Alzanese. La pronuncia è molto vicina a
"Senese"; comunque, i più la denominarono così.
(3) Per stabilire chi fosse il com.te la 2a brig. in questo periodo, mi sono
basata sul tesserino di riconoscimento intestato al col. Casula, che cadde a
Prato Barbieri il 7 gennaio1945 assieme alla figlia Giuseppina. Sul tesserino,
rilasciato coi timbri della 2a brigata, è ben leggibile la firma (13 Katiusca).
(4) Questo battaglione proveniva dal "Settore Valnure", trasformatosi in
"Divisione Valnure". L'allontanamento fu originato da contrasti prevalentemente
politici.
(5) Questa brigata si formò, per scissione dalla 11a "Muro", dopo il 19 aprile
1945, alla vigilia della liberazione. Proveniva dal "Settore Valnure".
Fonte:
ANPI Piacenza

Le zone di operazione
delle brigate partigiane nel settembre 1994
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Negli ultimi mesi del 1943 e i primi del 1944 si formarono, nella zona compresa
tra il Brallo, Pecorara, Perino, Travo, alta val Tidone e alta Val Luretta,
numerose piccole "bande autonome" (1), di cui le più importanti per le origini
della div. "Piacenza" sono:
Banda "Capannette di Pei" (o del "Brallo"), formatasi il 3 dic.
1943, a fine maggio 1944 si trasferì nella zona di Mezzano Scotti e divenne "Distaccamento Bocchè";
Banda "Piccoli", in località Monte Lazzaro, formatasi nel dic. 1943 e
discioltasi il 6 giugno1944, dopo la morte del com.te Giovanni Molinari;
Banda "Remigio", in località Alzanese, formatasi nel novembre 1943;
Banda "Fausto", in località Alzanese, formatasi il 10 gennaio 1944;
Banda "la Senese" (2) formatasi a fine gennaio 1944, per fusione delle due bande
dell'Alzanese (com.te Fausto Cossu).
A fine maggio la Senese si denominò "Compagnia Carabinieri Patrioti". Il
15 giugno 1944, dopo lo scioglimento della banda "Piccoli", la "Compagnia carabinieri
patrioti", ingrossatasi e allargato il suo territorio, si trasformò in:
BRIGATA GL (Giustizia e Libertà) (com.te "Fausto"), su 7 distaccamenti:
"Senese", "Groppo", "S. Giorgio", "Scarniago", "Rocca d'Olgisio", "Barbarino", "Bocchè".
A fine giugno, primi di luglio 1944, alcuni distaccamenti si riunirono, si
ingrossarono di nuove leve e formarono un primo raggruppamento di brigate, come
segue:
Quartier Generale (com.te "Fausto") e nucleo carabinieri (com.te Trebeschi);
1a brigata (com.te Antonio Piacenza, "Antonio");
2a brigata (com.te Riccardo Ferrari, "Tredici") (3);
3a brigata (com.te Alberto Araldi, "Paolo");
distaccamento "Bocchè" (com.te Giuseppe Comolli, "Pippo");
distaccamento "Barberino" (com.te Virgilio Guerci, "Virgilio").
Il 1° agosto 1944 il raggruppamento acquista il rango di divisione. A fine
agosto, con l'afflusso di due grosse formazioni dall'Oltrepò pavese e di diversi
gruppi provenienti da Piacenza e dalle zone di pianura, assume il seguente
ordinamento:
DIVISIONE GL
Quartier Generale, Intendenza, Compagnia CC: Com.te "Fausto", comm.rio Angelo
Rocca "Arcangelo", CSM Leonida Patrignani "Bandiera", intendente Alessandro
Carbonchi "Sandro", carabinieri: Giovanni Trebeschi;
1a brigata GL: com.te Antonio Piacenza (e vice com.te),
2a brigata GL: com.te Giovanni Cerlesi "Gianni";
3a brigata GL: com.te Alberto Araldi;
4a brigata GL: com.te Virgilio Guerci;
5a brigata GL: com.te Tiziano Marchese "Tundra";
6a brigata GL: com.te Giovanni Antoninetti "Giovanni";
7a brigata (in formazione), composta dal distaccamento "Bocchè" (Pippo Comolli)
e da un nuovo distaccamento "Alpini Aosta" (ltalo Londei),
battaglione autonomo "Monteventano", com.te Lodovico Muratori "Muro";
distaccamento autonomo "Punta d'acciaio", com.te Lino Vescovi "Valoroso";
distaccamento autonomo "Audaci", com.te Angelo Babini "Piricò";
squadra volante di Monduzzo, com.te Giovanni Lazzetti "Ballonaio".
N.B. - Verso il 19 ottobre1944, col ferimento di "Tundra", Pippo Comolli assume il
comando della 5a brigata, portando al seguito parte del dist. "Bocchè"; Italo
Londei assume il comando della 7a composta quasi interamente di ex alpini,
originari di altre province.
Si giunge così al rastrellamento invernale 1944-1945 (iniziatosi il 22
novembre 1944). Il 30 novembre 1944, "Fausto" scioglie la divisione "G.L.". Le brigate, ridotte a pochi
distaccamenti, ritornano autonome.
Nel febbraio-marzo 1945, le brigate si ricostituiscono su nuovi organici,
assumendo la denominazione di:
RAGGRUPPAMENTO DIVISIONI PIACENTINE-PAVESI
1a divisione GL "Piacenza" (com.te "Fausto") composta da:
1a brigata: com.te Antonio Piacenza (vice com.te)
2a brigata: com.te Carlo Comaschi (dopo il congelamento di G. Cerlesi)
3a brigata: com.te Alberto Araldi
4a brigata: com.te Virgilio Guerci
5a brigata: com.te Pippo Comolli
7a brigata: com.te Italo Londei
8a brigata: com.te Enrico Rancati
10a brigata: com.te Giovanni Menzani
11a brigata (in formazione) comprendente il battaglione autonomo "Fratelli
Molinari", com.te Ginetto Bianchi (4) e il battaglione autonomo "Muro", com.te
Lodovico Muratori
un battaglione autonomo (brigata in formazione) "Valoroso", com.te Lino Vescovi
2a divisione GL "Oltrepò pavese" (detta anche "Masia") (com.te Giovanni
Antoninetti), composta da:
6a brigata Luigi Crevani
9a brigata Giuseppe Genta
12a brigata Gino Rossi
Nel marzo-aprile 1945, la 2a divisione passa definitivamente nell'Oltrepò
alle dirette dipendenze del CVL. La divisione rimasta nel Piacentino assume la
denominazione e l'ordinamento seguente:
1a DIVISIONE "PIACENZA"
Quartier Generale: com.te Fausto Cossu, comm.rio Angelo Rocca, CSM Sandro
Carbonchi;
Compagnia "Carabinieri": com.te Giovanni Trebeschi;
la brigata "Diego": com.te Antonio Piacenza (v. com.te la div.);
2a brigata "M. Busconi": com.te Carlo Comaschi ("Guido");
3a brigata "Paolo": Ezio Spinardi (dopo la morte di "Paolo") ("Mario");
4a brigata "P. Cataneo": Giuseppe Follini ("Pino");
5a brigata "Ciancio": com.te Pippo Comolli (detta anche 51 di manovra "Pippo");
61 (bis) brigata "Fratelli Molinari": com.te Ginetto Bianchi (detta anche "G.
Gasparini") (5);
7a brigata "Gino Cerri": com.te Italo Londei (detta anche "Alpini Aosta");
8a brigata A. Botti": com.te Enrico Rancati (detta anche 81 di manovra "Nico");
9a (bis brigata -Valoroso": com.te Mario Docelli (dopo la morte del "Valoroso"
il 16-4-1945 a Monticello);
10a brigata "F. Casazza": com.te Giovanni Menzani "Bologna";
11a brigata "Montesanto": com.te Lodovico Muratori (detta anche 111 mobile
"Muro");
e così fino alla liberazione di Piacenza (28 aprile 1945).

Ingresso dei partigiani a
Piacenza, Barriera Genova |